I grandi amori spesso nascono in maniera del tutto casuale, con un incontro fortuito e l’immediata sensazione di essersi conosciuti da sempre. Così, anche la nostra relazione con questi piccoli baffuti è iniziata in maniera del tutto casuale.
Ho da sempre avuto cani intorno a me, soprattutto per la passione venatoria di mio padre, con un lungo stop sino a quando i tempi sono diventati maturi perché i miei figli avessero a loro volta un piccolo compagno di giochi. A quel punto, per vincere la resistenza di una moglie amante dei gatti ma non altrettanto dei cani (tanto più in appartamento!) è giunto in soccorso il solito Google, su cui è stata digitata la ricerca: “razze di cani che non puzzano e non perdono il pelo”. Il tempo di un “click” e due occhioni neri che facevano capolino tra una selva di folte sopracciglia, con un’aria tra il burbero e l’imbronciato ci hanno detto: “eccomi qui”.
Alcuni giorni dopo, poco prima del tramonto, i miei bambini giocavano a rincorrersi in riva alla Pelosa, una delle più belle spiagge della Sardegna, quando sono stati attratti da un abbaiare gioioso di un piccolo nanetto nero, Pepe. Se avessimo avuto qualche dubbio, l’allegria che Pepe ha trasmesso a tutti noi sarebbe stata sufficiente per farci ricredere. E così, poco dopo è arrivata nella nostra famiglia il primo schnauzer nano. Ma uno è troppo poco, bisogna che la famiglia cresca. Ma perché solo neri, quando anche i bianchi sono meravigliosi? E così, pian piano, è iniziata la nostra storia con gli schnauzer nani: una storia in divenire, che è solo al principio, e che vorremo condividere anche con te. Intanto, puoi iniziare a guardare com’è il nostro allevamento.